MANIFESTO DELL' ARTE GLOBALE (1994)

 

La convergenza tra telecomunicazioni e tecnologie informatiche costituisce

l'innovazione pi significativa nelle tecniche dell'informazione. Attraverso

l'evoluzione delle reti e delle cosiddette "autostrade telematiche" si profila

un nuovo modello di organizzazione dell'arte.

Tale processo di riconversione, dai presupposti tecnologici altamente innovativi,

richiede la creazione di una nuova teoria estetica in grado di gestire il

processo nella sua globalit, dalla fase di ideazione, alla fase di informatizzazione

e di immissione del prodotto artistico nelle reti telematiche.

Dopo la nascita di e-publiching, e-commerce, e-finance, e-service,

applaudiamo la nascita dell'e-art!

Peculiarit di questo nuovo comportamento artistico la multidirezionalit,

la multimedialit, l'interattivit dell'arte.

Se i futuristi applaudivano alla velocit, i Globalisti applaudono al passaggio

immensamente veloce di pacchetti artistici in rete.

I Globalisti sono protesi verso una ridefinizione dei concetti di spazio,

tempo, colore, suono, immagine.

I Globalisti ridefiniscono il concetto di Arte e la figura dell'Artista in una

societ che non pu non tenere conto della rivoluzione telematica in corso.

Il concetto di Arte Globale polverizza e disintegra, respingendola nel limbo

dell'epigonia, tutta la paccottiglia dell'arte moderna riciclata dagli anni 70 ad oggi.

La grande rivoluzione epocale dell'informazione telematica produce un concetto

di arte diffusa in cui l'ideazione e l'opera sono coincidenti e nascono non

pi da uno per molti, ma da molti per molti.

L'Arte Globale abbatte le barriere degli stili e le divisioni tra le varie Arti:

Pittura, Scultura, Architerrura, Musica, Teatro, Fotografia, Cinematografia, Letteratura,

Poesia, Televisione si fondono in un unico media artistico.

L' arte Globale un'Arte giovane che prima di entrare nei musei, grandi

cimiteri dell'arte, entrer nelle discoteche per vivere con i giovani.

 

Lello Masucci